domenica 21 dicembre 2014

CASE & GESTORI: TROPPI GALLI A CANTARE...NON FA MAI GIORNO!

Non mi riaffacciavo sul blog da quasi un anno :-) e con sorpresa lo trovo ancora frequentato, sfogliato! Che acqua corre sotto i ponti di questi tempi? La volatilità di mercati per così dire "obbligazionari". Ma soprattutto il forte scrollone di fondi che trova reti e promotori un tantino intorpiditi. 
Posso dire la mia? Una sbornia esagerata di case, gestori, newsletter, webinars, chi più ne ha, più ne metta, osannanti alla "gestione attiva" ha generato una pericolosa overconfidence nelle proprietà taumaturgiche di nuove tecniche d'investimento. 
Da ciò il titolo di questo post, che è un antico detto napoletano, cari lettori. Non me ne vogliano le case e i gestori, Anzi applaudo agli enormi passi avanti fatti nella capacità di interloquire e tenere seminari pubblici. Ma essendo scontato che in finanza se caio vince, tizio perde, l'unica cosa che possono garantire tutti quanti messi assieme, ahi, è la percentuale delle loro commissioni :-)
Anche sui mercati obbligazionari, a rendimento zero delle attività per così dire più pregiate, si va dunque, ora più di prima, alla ricerca di rendimenti...esotici e volatili.
Proprio la corretta gestione temporale della volatilità (e la sua tollerabilità) è la nuova palestra per i risparmiatori e i loro consulenti. 
Piallate all'osso, cioè allo zero, le chances dei fondi monetari puri di una volta, è concretamente proponibile anche per i fondi obbligazionari dei tempi attuali (con le cosine "tranquille..." che sono costretti ad andarsi a cercare) la tecnica del "Dollar Cost Avearge". 
Parlo se non proprio dei PAC (Piani di Accumulo da Capitale) da reddito mensile. dei PAC da capitale precostituito. Spalmandone, magari anche su 2-3 anni residui, la parte che rimane dopo un maxiversamento iniziale che avvicini l'investimento alle potenzialità e alle finalità di uno in unica soluzione.
Meno galli a cantare dunque per non creare generazioni di promotori allevati in batteria e non preparati alle maree che negli anni a venire incontreranno spesso e un pò ovunque.
Tanto a questo fine può fare la comunicazione aziendale se usata cum grano salis in scenari finanziari del tutto nuovi, per non dire inesplorati.
Buone feste a tutti voi, cari lettori. Soprattutto a quanti mi leggono...anche se non scrivo! :-)
Tornerò presto, promesso! (Maggiorino Guida, riproduzione permessa citando la fonte)

mercoledì 1 gennaio 2014

domenica 1 dicembre 2013

NULLA E' PERMANENTE SE NON IL CAMBIAMENTO!

Una rara edizione originale degli anni '40 di "Come vincere lo stress e cominciare a vivere"
 
Lo scrive Francesca "Cecca" Redaelli, Marketing Coordinator di Dale Carnegie Italia (www.dalecarnegie.it), nella sua newsletter mensile, riportando parole ormai leggendarie di Eraclito di Efeso. Sembra uno scherzo del destino e ve ne racconto il perchè.
Vado a trovare Francesca il giorno appresso la Convention Supervisori e Manager di Banca Mediolanum tenutasi ad Assago. 
La mia visita alla sede di Milano dura un'oretta, parliamo di tutto e di più, la bombardo di domande sul loro lavoro (per me Dale Carnegie è l'indiscusso Maestro di tutti noi che abbiamo a che fare con le persone), poco o nulla le racconto del mio. Però il giorno appresso, toc-toc, mia arriva la sua email ;-) Alquanto singolare, vi pare ?
Un buon "change managemet", per la Dale Carnegie, parte dunque dall'identificazione delle ragioni del cambiamento ed un'efficace, motivante comunicazione al proprio team. 
Non faccio da inutile eco alle parole di Franci. Piuttosto vi invito a correre sulla pagina del loro sito ove potrete non solo leggere la breve newsletter ma piuttosto scaricare un' utilissima dispensa in italiano con precisi schemi operativi sulla gestione del cambiamento e consigli per affrontarla con successo nel proprio ambito lavorativo. Il download è previa registrazione, che vi consiglio caldamente. Come in tantissimi già hanno sperimentato, dalla più acclamata "university" sulle "scienze interpersonali" riceverete sempre utili spunti per la vita quotidiana e il lavoro, mai spam meramente commerciale. Ergo, cliccate qui! http://www.dalecarnegie.it/change_management/ (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 6 luglio 2013

MY COACH !

Uso il blog per ringraziare Franci "Cecca" Redaelli, Marketing Coordinator di Dale Carnegie Italia. E' Franci che mi ha procurato la bella foto del "Maestro" Dale Carnegie che fa mostra di sè nel segnaposto/segnalibro in cartoncino che mi sono fabbricato :-)
Torna forte in me l'intima passione a parlarvi de "IL LIBRO"! Cioè il manuale per eccellenza di quanti fanno delle relazioni umane, non solo il quotidiano perchè ciò vale per tutti, ma anche il proprio pane professionale. Infatti, visti gli anni in cui è vissuto (1888-1955), Dale Carnegie è a mio avviso a pieno titolo il padre dei moderni autori motivazionali italiani ed esteri.  Non di rado ne becco qualcuno a descrivere una tecnica di Dale come farina del proprio sacco, ahi, ahi! :-)
Allora: venditori e manager delle reti commerciali, penso soprattutto a voi. "Come trattare gli altri e farseli amici", di cui altre volte ho già parlato su queste pagine, è la vostra bibbia.
La premessa la potete estrarre da un trafiletto a pagina 37 del volume edito in Italia da Bompiani: 
"Trattando con la gente ricordiamoci che abbiamo a che fare con creature governate non dalla logica ma dalle passioni, impastate di pregiudizi e mosse dall'orgoglio e dalla vanità".

I "principii", che sono l'essenza di ogni capitolo e perciò ne diventano il sigillo delle pagine che lo compongono, è come fossero davvero chicchi d'oro della vita.
Prendete solo i primi tre ad esempio, dei 30 dell'intero libro:

Capitolo I: Non criticate, non condannate, non recriminate
Capitolo II: Siate prodighi di apprezzamenti onesti e sinceri
Capitolo III: Suscitate negli altri la vostra stessa volontà

E per i supervisori e manager è come il cacio sui maccheroni la sezione finale di nove capitoli col suo preambolo: "Essere un leader. Come far cambiare opinione agli altri senza offendere e suscitare risentimenti".
Impossibile che vi possa bastare, lo so! Perciò questo spunto di riflessione alla tastiera del mio pc, sia per voi un caldissimo consiglio d'acquisto.
"Come trattare gli altri e farseli amici" (seguito di recente anche dall' edizione rielaborata per l'era digitale, ma voi partite sempre leggendo il testo "classico") è un  pratico tascabile Bompiani. Largamente diffuso in libreria o sugli scaffali online al prezzo di scarsi 10 euro. Ma pur a pagarlo dieci o cento volte di più, garantito, sarebbero soldi ben spesi! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 16 giugno 2013

EHM EHM... LO SO!

Ehm, ehm...lo so! Mi fa imbarazzata la gentile signorina del call-centre di Trenitalia quando le faccio notare che quelli di Italo hanno una gestione degli indennizzi da acquisti su internet praticamente istantanea (vedi post del 14 aprile), quasi senza muovere un dito da parte del cliente. Mentre con la nostra beneamata Trenitalia, nostra perchè è per un pezzettino di tutti i noi contribuenti, devi: 
1) Attendere almeno 20 giorni affinchè nei loro sistemi sia conclamato il ritardo del treno che hai preso
2) Farti parte attiva con mail e telefonate al call-centre (addebitate con più di un euro alla risposta più un 'altro euro ogni minuto di conversazione, il tutto più IVA...).  Altrimenti, in automatico come Italo, questi ti accreditano solo un bel nulla!
Infatti, per la piccola entità della cifra contesa, per evitare la gabella del telefono avevo inviato un reclamo via email. Trenitalia ha risposto con le scuse e la loro "policy" della gestione degli indennizzi da ritardo...ma senza alcunchè di concreto. Una pagina intera di blà, blà. Devi telefonare caro consumatore :-)))
Questi ci fanno o ci sono ? Mi sono chiesto leggendo. Ai voi lettori e clienti la non difficile risposta. Nel frattempo altri venti giorni, sì. Il numero magico Trenitalia per prendere tempo è 20. Ora che l'istanza è correttamente indirizzata, il timer riparte punto e accapo! :-) Buon viaggio, cari lettori!

domenica 26 maggio 2013

IL MAESTRO DENTRO UN'APP!

Franci "Cecca" Redaelli, Marketing Coordinator di Dale Carnegie Italia, mi scrive su Facebook. Quella che è "la scuola" mondiale per antonomasia di personal leadership è ora interamente fruibile in pillole fra le "app" di iTunes (ed in forma ridotta anche per Android e BlackBerry).
Per festeggiare i 100 anni della fondazione della casa madre americana, i files sono scaricabili addirittura gratuitamente sino al prossimo 22 ottobre 2013, when we turn 101...recita il sito.
Caro lettore, per iniziare dunque  un cammino curiosamente tutto tecnologico verso la sapienza antica del Maestro Dale Carnegie, puoi partire cliccando qui: Dale Carnegie AppCenter
Porta un nostro coach sempre con te, conclude Franci. E noi, immaginando che sia femmina e carina almeno quanto lei, non ce lo facciamo ripetere due volte! :-)
(Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 14 aprile 2013

METTI IN CONTO IL CLIENTE INSODDISFATTO...

Potrai metterci impegno, dedizione, cura del dettaglio. Prendi un'azienda ferroviaria. Come non mettere in conto il disservizio, il ritardo, ad esempio, per la neve che blocca i binari o l'ormai proverbiale ladruncolo di rame sulla linea. Puoi lavorare per far tendere a zero l'insoddisfazione dei tuoi clienti, ma sono tanti gli elementi, accadimenti pure casuali, che fanno del loro possibile malcontento una derivata matematica, impercettibile, ma inalienabile. E allora che si fa?  Italo, il servizio ferroviario di NTV (l'azienda che si chiama Nuovo Trasporto Viaggiatori www.italotreno.it) mi è parso organizzato alla perfezione per affrontare l'ineluttabile fatalità.
Sono con altri sette compagni di viaggio in attesa del Napoli-Roma delle 8,15 di domenica scorsa, 7 aprile, quando già alle 7,30 mi arriva il doppio messaggio (SMS/email) che il mio treno partirà con almeno 40 minuti di ritardo per cause di forza maggiore. Il ritardo diventa di 60 minuti alla partenza e ben 65 all'arrivo a Roma Tiburtina. Vi risparmio il nostro brontolìo, altresì quello delle centinaia degli altri clienti di Italo di quella mattina.
Del tipo: stavamo meglio prima o meglio ora ? Fu vera concorrenza o solo pubblicità? Eravamo in otto dicevo e arriviamo in cinque perchè già alla partenza tre di noi decidono di non partire più per il ritardo, come da indicazioni ricevute dal personale di Casa Italo, la biglietteria/sala d'attesa che trovate nelle stazioni servite da NTV.
Infatti, allo scoccare dell'ora di ritardo sin dalla partenza, si ha diritto al rimborso integrale nel caso si decida di rinunciare al viaggio. Pur essendo domenica, già alle tre del pomeriggio ricevo via sms la conferma che ci verrà accreditato il rimborso del 25% dell'importo pagato per i 65 minuti di ritardo all'arrivo. E dopo due telefonate ricevute dal customer care di Italo per la gestione del reclamo dei tre passeggeri non più partiti, sono appena le 17 della stessa domenica quando ricevo sempre via sms ed email conferma del loro "scorporo" dal biglietto cumulativo col relativo riaccredito anche dei 114 euro dei loro biglietti pieni di andata e ritorno!Brontolio e mugugno diventano una piacevole, quanto inattesa sorpresa.
E l'immediato riaccredito dei soldi è per noi il più immediato convincimento dell'effettivo e tangibile rispetto per il cliente. Nel giro di appena otto ore, un efficacissimo customer caring & problem solving riporta Italo al top delle nostre simpatie. Anzi, rispetto a quando ne avevamo scelto il biglietto, pure un gradino più su. Tutto questo grazie ad un odioso ritardo, scontatissimo, prima o poi, per chi viaggia in treno! Cari lettori, pensateci su! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 6 aprile 2013

A CHE SERVE UNA MEMORIA LUNGA...SE LA STORIA E' CORTA?

Siamo in tanti. Tanti colleghi, ma soprattutto tanti clienti. Ce l'avete voi uno che è nato proprio nel 1929? L'anno della (prima) grande crisi ? Il mio si chiama "Mimmo" ed è un arzillo comandante in pensione di navi passeggeri. Quelle di quando il turismo crocieristico era destinato alle elites. Ed io infatti ne ascolto, a volte per ore, i racconti, gli aneddoti. Dell'epoca di quando al timone di una nave transoceanica c'era un cervello, tanta scuola fatta sui libri e tanta gavetta per mare. I computer non esistevano. 
Lo sapete che solo ora mi rendo davvero conto conto che quel lontano, fatidico 1929 è giusto la "classe" del mio amico Comandante"Comandà! Ma lei ci pensa che la Federal Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti ha appena 16 anni più di lei ?"  In preda all'eccitazione di aver riscoperto...l'ovvio, così mi verrebbe voglia di esordire la prossima volta che lo incontro. "E che la Banca d'Italia, nelle sue funzioni d'istituto pubblico, è invece addirittura di 7 anni più giovane ?"
"Toh! Guardi Comandà, che pure l'INPS, nella precisa denominazione di ora mica è nata secoli fa. Lei aveva già quattro anni..."
Quant'è breve la storia dell'Evo Moderno economico-finanziario dell'Italia e del mondo che a volte ci è parso di vedere millenaria! Mentre col vecchio lupo di mare io riprendo a farmi raccontare di viaggi e bastimenti, interrogo voi, miei cari colleghi, miei cari lettori.
Quali sono le "serie storiche" su cui fare affidamento, se sono serie di una storia  tanto corta? Purtroppo e consentitemi lo sfogo, per anni ci siamo letti e riletti Jeremy Siegel col suo "Stocks for the long run" manco fosse la Bibbia e i tempi narrati... quelli di "Re Salomone",ahinoi.
Le vorticose vicissitudini di questi anni recenti ci trovano impreparati, perchè l'esperienza che il mondo si è fatto di mercati ed economia è tanto succinta da non fare testo. Tanto più per l'impatto, via, via, esponenzialmente più accentuato, di tecnologia, media & comunicazione. 
Caso Cipro? Conta ancora al giorno d'oggi la garanzia degli Stati sul risparmio? Forse ne sappiamo più su vulcani e terremoti, campo nel quale fior fiore di scienziati  ammette i limiti dell'attuale conoscenza.  E solo per questa candida ammissione ci vorrebbe un premio.
Perchè se l'attuale Testo Unico Bancario è appena del 1993 (introduzione in Italia della banca "universale" e conseguente commistione di credito e finanza), allora vuol dire che in questa materia l'Evo Moderno è appena ieri.
Davvero finiremo col fare "un pò per uno, non fa male a nessuno...", neonati compresi (30.000 euro a cranio, affermava provocatoriamente Giuliano Amato sulle colonne de Il Sole 24 Ore a inizio 2011), per ripianare il debito pubblico? 
Nessuno può prevederlo davvero per il più ovvio dei motivi: il caso non ha precedenti. Ed un "caso senza precedenti" è clamoroso solo per i limiti biologici e temporali della vita e della percezione umana che ne rendono quindi assai possibile la fallacia. 
Nuovi scenari  sono universalmente da sempre nella natura delle cose. Tanto più nella finanza con le regole e le tecniche di oggi che non hanno radici nella notte dei tempi.
E per chi fa il nostro lavoro, per chi si occupa di risparmio, caro collega, sono plausibili, anzi obbligatori, orizzonti del tutto nuovi nella diversificazione e nella pianificazione finanziaria. 
Archiviata per ora l'euforia irrazionale, ci restano molte meno certezze ma anche meno limiti all'immaginazione di qualsivoglia tinta. Mimmo, l'amico comandante che è pure amico vostro ormai, classe 1929, si è stancato ad esempio di quel vecchio cassone che aveva per pc. In banca ci vuole entrare con il tablet ormai. Addirittura. Lui che fieramente afferma che i calcolatori fanno ignoranti i comadanti delle navi! Allora, si contraddice?
A pensarci bene non è del tutto una contraddizione, perchè significa guardare sì al futuro ma, con sobria consapevolezza. 
Contribuire per quanto ci compete ad un nuovo ordine sociale. Col fine comune di preservare il valore delle cose. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 16 marzo 2013

SIAMO TUTTI VENDITORI!

Lettrici & lettori!  Qualcuno storce ancora il naso quando dico che "Siamo tutti venditori"? All'omonimo libro di Gianfranco Conte, fondatore di Iperclub, mi è riandato infatti il pensiero dopo il gustoso aneddoto che sto per raccontarvi. Ore 13,30 al nuovo ufficio di Pompei dei Promotori Finanziari di Banca Mediolanum. Bussa un tizio dal cappellino verde. Si vede chiaramente che è il ragazzo di un bar, di una tavola calda. 
"Guardi, ci deve essere un errore, non abbiamo chiamato noi" fa chi gli apre. "No, no" fa lui. "Siamo vostri vicini di casa, benvenuti. Questi sono assaggi dal nostro menu, qui trovate scelta e prezzi, questo il telefono...arrivederci" Con la sinistra reggo un appetitoso tagliere di formaggi e salumi mentre con la destra gli stringo la mano. Lui sorride e va via ;-) Te capì??? :-)))) (Maggiorino Guida, da un mio post su Facebook)

domenica 3 marzo 2013

L'ASCENSORE PER IL 7° PIANO...DEL PALAZZO DELLE POSTE!

Hai anche tu  una tv in cucina o nella sala da pranzo, vero? Il legislatore consideratane la pericolosità ha proibito la pubblicità subliminale. Quella che i pubblicitari sono tanto bravi da "inoculare" sotto la soglia della tua attenzione.  Ma paradossalmente, la sera alle 20,30, quando rientri da lavoro e sei a capo chino nel piatto di minestra, ogni spot del primetime potenzialmente può diventarne stretto parente.
E così l'audio dei "buoni postali fino al 7%" (ieri sera ero con gli occhi e la fame "dentro" la pasta e fagioli!) ha provocato in me solo il riflesso incindizionato di sobbalzare sulla sedia. Ma a quanti altri avrà suggerito di fare all'indomani una capatina alle Poste?

Parlo dell'ormai ben nota pulsantiera dell'ascensore con la quale Poste Italiane reclamizza i suoi buoni postali "3x4". Succede oggi che le leggi agguerrite del marketing affidano il successo di un titolo di stato (che ad onor del vero riconosciamo come un buon prodotto di durata medio/lunga) alle disinvolte liceità pubblicitarie del libero mercato.
Ed infatti così recita un esperto:"In questo senso la comunicazione pubblicitaria appare oggi una delle forme di comunicazione meno innocue e per questo più meritevoli di attenzione..." (Stefano Gensini, Manuale di Semiotica, Ed. Carocci, pag.318). Un colpo d'occhio alla progressione dei tassi lordi del titolo in vigore dal 1° marzo (da http://www.poste.it/bancoposta/buonifruttiferipostali/BFP3x4.html) fornirà a voi lettori una prima,  effettiva comprensione.
Mentre qui, a concludere, potrete scaricare il foglio informativo completo. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata).

domenica 17 febbraio 2013

IL SUPERVISORE DI PIERINO!

E se "Pierino" avesse avuto un maestro invece della proverbiale maestra? E se il maestro fosse un moderno supervisore, capoarea o quant'altro di analogo nelle moderne reti commerciali?
Caro lettore, quanti capi hai cambiato nella tua carriera di venditore? Sia che tu sia uno di primo pelo, sia che tu invece sia scafato di questa attività, prima o poi certamente ti è toccato come capo il tipo "ruvidiccio". Quello sempre pronto alle bacchettate, forse avvinto dai film americani sul proverbiale sergente di ferro, immancabilmente incline a farti sentire il "Pierino" della situazione.
Eppure se c'è una cosa che ti mette dritto sulla corsia preferenziale dell'antipatia da parte degli esseri umani è quella di dargli torto o trovargli un difetto. Caro lettore, che tu sia il capo o il subalterno della situazione, tienilo a mente per migliorare i tuoi rapporti con gli altri o almeno gestirli alla meno peggio.
Infatti la piccola bibbia delle relazioni interpersonali, "Come trattare gli altri e farseli amici" del Maestro Dale Carnegie, così titola i primi due capitoli: 1) Non criticate, non condannate, non recriminate 2) Siate prodighi di apprezzamenti onesti e sinceri. Immaginalo uno che fa il nostro "tosto" mestiere, quotidianamente alle prese con i clienti a volte pure incazzati e gli accidenti che capitano ai mercati, a subire altre botte sulle balle :-))) da parte del proprio capo! 
Che peccato ha fatto per meritarsi tutto ciò? :-)) E allora, caro supervisore, se ritieni che il tuo "Pierino" abbia molti difetti, esercitati e impegnati a trovarne invece un merito, un'eccellenza, perchè di sicuro almeno una ce l'ha. Sostieni ed incoraggia perchè per quello ti pagano, non per emulare gli attori dei classici di guerra.
Solo dopo averlo fatto con argomentazioni convincenti e dettagliate affinchè risultino credibili, passa poi ai suggerimenti. Sì, suggerimenti, perchè in quelli devi trasformare i tuoi "cicchetti". Prendili dall'esperienza delle cose che sono capitate pure a te e mettili a fattor comune. Dillo esplicitamente che anche a te capitava. 
E suggerisci di provare quella soluzione che a te, sii sincero, seppur non risolse l'atavico problema della vendita (i clienti non crescono sugli alberi...), almeno migliorò l'andazzo delle cose! Tanto comuni sono queste situazioni nella vita di tutti i giorni, che vivamente ne consiglio l'esercizio in tutte le relazioni della vita. Trattieni sempre le critiche, almeno il tempo che occorre per farle precedere da un onesto complimento. Aiuterai gli altri a crescere e a te procurerai meno nemici!  (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

martedì 22 gennaio 2013

INTERNET LIEVITA DA FAR IMPRESSIONE



"The Post Internazionale" (http://www.thepostinternazionale.it/), usando le precise parole con cui la testata si descrive,  è un giornale online:
"raccontiamo storie dal mondo con reportage, inchieste e fotografie. Ogni giorno la politica internazionale senza giri di parole.  La redazione è composta da giovani reporter e collaboratori in tutto il mondo."
Ci ha particolarmente colpito un suo video sull'impressionante sviluppo di internet. Lo condividiamo con quanti ci seguono sul blog. Enjoy!  :-)

domenica 20 gennaio 2013

IL PROFITTO E IL SALARIO...

 
Caro lettore, ben ritrovato! Ci chiediamo come tu riesca a destreggiarti nel quotidiano accavallarsi di notizie dei media. Ad esempio, secondo il Codacons, gli acquisti dei saldi invernali 2013, seppur in calo rispetto all'epoca pre-crisi, tirerebbero più dello scorso anno. Ne parla il settimanale "Il Mondo" e puoi consultare l'articolo online qui. 
Noi diciamo che i media, forse consapevoli del livello medio di attenzione  del loro pubblico (prendi uno che guarda il TG della sera col piatto in tavola e dopo una giornata di lavoro...) generalizzano disinvoltamente su PIL, ripresa, profitti e salari.
Infatti, dimmi tu caro lettore, senza interventi statali di redistribuzione della ricchezza, quanto, quando e quando mai potranno aumentare i consumi di un salariato medio da mille, milleduecento euro mensili.  Ai suoi telespettatori, per aprirgli gli occhi, la TV pubblica dovrebbe riservare un'introduzione alle moderne teorie economiche. Partendo inevitabilmente da Adam Smith, si potrebbe pure fermare a Marx e Keynes.
Perchè quelle più recenti, del liberismo economico assoluto, dell'egemonia di mercato, almeno qui in Italia, con l'avvento dell'euro, non hanno altro  prodotto che l'incipiente proletarizzazione della media borghesia.
I salvataggi bancari post-Lehman hanno richiamato in causa in tutto il mondo la funzione regolatrice delle Istituzioni. Ad esse noi ci rivolgiamo per una vera, nuova politica economica e non solo fiscale. Per i conti delle tasse infatti, ahinoi, basta un foglio a quadretti per fare tanto a testa come è stato fatto per l'IMU. 
Annotiamo le contraddizioni che ci trasmette la tv, confidando dunque in una nuova classe politica riformatrice.  Perchè dobbiamo riconoscere che la mano pubblica ha portato negli ultimi cent'anni l'Italia fra i Paesi maggiormente industrializzati, almeno quanto hanno fatto l'innovazione e la libertà d'impresa.
Prendi ad esempio l'istituzione di IMI e IRI negli anni '30 per fronteggiare il contagio della crisi economica, bancaria e produttiva. Prendi l'ENI poi, quale contributo propulsivo alla ripresa industriale del Paese nel dopoguerra e ci fermiamo qui.
Per noi, professionisti del risparmio, non cambia il mestiere a prescindere da chi governerà. La cura e la difesa del tesoretto di quella grande fabbrica del risparmio che è (o è stata...) la famiglia italiana.
Anche quest'anno alle prese con le incognite sul futuro e, da quello che dicono sempre i media, un'unica certezza. Il nuovo "Redditometro" in arrivo, di cui tutti i partiti però, per opportunità elettorale, disconoscono la paternità! :-) (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

martedì 1 gennaio 2013

1.1.2013 :-)

A tutti i lettori l'augurio che sul nuovo anno splenda tutti i giorni il sorriso :-) Vostro, Maggi

venerdì 28 dicembre 2012

DICONO CHE IL DENARO NON FACCIA LA FELICITA', MA RESTA UNA COSA MOLTO SERIA... ACCIPICCHIA!


Ospitiamo con piacere Oscar "Ox" Di Montigny, Direttore Marketing & Comunicazione di Banca Mediolanum. La formazione: dalla teoria alla pratica per Mediolanum Corporate University.

martedì 25 dicembre 2012

IL NATALE DENTRO AL CUORE E' SEMPRE A 8 BIT!

Dice scherzosamente che li hanno fatti così per risparmiare in tempo di crisi economica!  Parole di Paolo Sisti fondatore di "RS Planner" (www.rsplanner.it/index2.html), azienda specializzata nella consulenza su nuovi business e mercati (internet, social media, web marketing...).
Sono gli auguri aziendali di quest'anno, postati sul canale Youtube. Un  "Buon Natale" dalla grafica spartana, dunque. Quegli 8 bit che ci riportano per ricordi e nostalgia alla gioventù o addirittura all'infanzia di tanti di noi. Ai primi videogiochi, a quelle vecchie consolle ma anche ad ore interminabili passate al bar davanti a Pac Man! E allora, che sia per tutti un romanticissimo "Buon Natale a 8 bit", carissimi lettori del blog! Cliccate qui: http://youtu.be/2PEyohs9r2E Vostro, Maggiorino "Maggi" Guida :-)

venerdì 14 dicembre 2012

UN SOLDINO TRALLALLA', DUE SOLDINI TRALLALLA'....

Appena uscito, come tradizione della metà di dicembre, l'attesissimo "Bollettino Statistico" annuale della Banca d'Italia sulla ricchezza delle famiglie italiane.
 
Urgeva condividere questa importante pubblicazione con i lettori interessati. Seguiranno commenti, non appena ne troveremo gli spunti! (Maggiorino Guida)

lunedì 10 dicembre 2012

LE PAURE D'ITALIA

Il Sole 24 Ore di sabato 8 dicembre ci informa dell'uscita del 46° Rapporto Annuale del CENSIS. Il Centro Studi Investimento Sociali è un istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964 ed il suo "Rapporto sulla situazione sociale del Paese", pubblicato la prima volta nel 1967, viene considerato il più qualificato e completo strumento di interpretazione della realtà italiana. In particolare, l'edizione di quest'anno analizza ed interpreta i più significativi fenomeni socio-economici nazionali alla luce della difficile crisi che stiamo attraversando.
Il volume è pubblicato attraverso Franco Angeli Editore ed è in vendita nelle librerie. Alcuni stralci monografici, interessantissimi, sono però scaricabili gratuitamente dal sito del Censis (clicca) previa registrazione. In particolare quello dedicato alla società italiana del 2012 (pagine 1-82 del volume) parla dell'anno del "grande riposizionamento" e degli "Italiani oltre la sopravvivenza".
L'inizio così recita:
 
" Vendita di oro e di altri oggetti preziosi (circa 2,5 milioni di famiglie lo hanno fatto negli ultimi due anni), vendita di mobili e/o opere d’arte (oltre 300.000 famiglie), tagli ai consumi (l’85% delle famiglie ha eliminato sprechi ed eccessi e il 73% va a  caccia di offerte e alimenti meno costosi): sono alcune delle difese strenue degli italiani  di fronte alla persistenza della crisi..."
Un istogramma (figura 22) riporta inoltre i dati del sondaggio inerente la percezione dei problemi più preoccupanti per il futuro e il differenziale col 2011. In testa l'eventualità di ammalarsi, la non autosufficienza economica e il futuro dei figli. Preziosi spunti di riflessione per chi si confronta quotidianamente coi clienti e attraverso un'opportuna consulenza ne orienta l'acquisto di prodotti di previdenza e protezione familiare. Purchè si attrezzi di una buona dose di pazienza e perseveranza. Infatti abbiamo già riportato in questo blog, richiamando precisi risultanze scientifiche (Kahneman e Tversky 1981, Meyerowitz e Chaiken 1987)come le  scelte di acquisto prediligano nell'immediato i "vantaggi".  Mentre la soluzione contro rischi o pericoli per il cliente-consumatore è una scelta mediamente procrastinata nel tempo (3-4 mesi). (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

venerdì 7 dicembre 2012

IN MEMORY OF ZIG ZIGLAR :-(

Dagli Stati Uniti ci giunge notizia che il 28 novembre scorso è venuto a mancare "Zig" Ziglar. Nato in Alabama nel 1926, venditore di carriera,  divenne nel corso degli anni un autore motivazionale leggendario in tutto il mondo. Da qualche tempo, con l'invecchiare di Zig,  suo figlio Tom aveva intrapreso la orme del grande papà affiancandolo nell' azienda di famiglia. La redazione si unisce all'unanime, universale cordoglio. (Maggiorino Guida)

domenica 2 dicembre 2012

CIP, CIP...PARLA SUA SANTITA'!

I TG di oggi ci ricordano che gli SMS hanno compiuto vent'anni. Ed infatti sfogliando Wikipedia leggiamo che: "Il primo SMS (acronimo di Short Message Service) è stato inviato il 3 dicembre 1992 da un computer ad un cellulare sulla rete GSM Vodafone inglese e il testo del messaggio era -Merry Christmas-".
Le statistiche dicono che solo in Italia se ne invierebbero ogni giorno diverse decine di milioni (guarda i contatori del sito Italia Ora ). Inoltre, usati come strumento di comunicazione commerciale, annotiamo per i colleghi venditori che gli SMS superano di gran lunga l'efficacia della posta elettronica, facendo registrare una percentuale di lettura di quasi il 97%.
Ciò, in un contesto quale la società italiana che ha visto dal 1990 al 2010 crescere la spesa per pc ed audiovisivi del 223% accanto ad un decremento di libri e giornali del 20 (45° Rapporto Annuale CENSIS, Comunicazione e Media). Come naturale conseguenza, non meraviglia quindi un'altra notizia riportata oggi dalla TV. Da domani sarà attivo il canale Twitter di, nientepopodimeno che, Sua Santità Benedetto XVI. Anche il Papa si aggiunge quindi ad Obama e agli altri grandi della Terra che affidano pensieri e parole al proverbiale cinguettiò, di al massimo 140 caratteri, dell'uccellino digitale! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata).

domenica 25 novembre 2012

PRONTO, PRONTO...MI SENTITE?

La prima edizione di "Come parlare in pubblico e convincere gli altri" (libro edito in Italia da Bompiani) fu pubblicata in America da Dale Carnegie nel lontano 1937. A quasi 80 anni di distanza, nell'era della comunicazione evoluta, oserei dire quasi esasperata, i "nipotini" del Maestro Dale (www.dalecarnegie.it) si occupano tanto di "public speaking" quanto di nuove tecnologie. Per voi, cari lettori, su questa materia, il copia-incolla dell'ultima newsletter "I consigli del mese" su gentile concessione di Franci Redaelli.

Non utilizzare semplicemente degli strumenti...crea un'esperienza!

Comunicare non significa solamente parlare e informare, vuol dire qualcosa di più. Si comunica per trasmettere qualcosa, per far capire, per persuadere, per ottenere una reazione. Molto spesso questa reazione non corrisponde alle nostre attese, per questo è importante saper comunicare in modo da ottenere l'effetto desiderato.
I grandi speaker quando parlano in pubblico, per motivi professionali o anche per semplice conversazione, riescono a catturare l'attenzione, seguire un'efficace logica dialettica, ricca d'esempi ed informazioni pertinenti.
Di solito, in questi casi si parla di doti innate. In realtà queste persone applicano più o meno consapevolmente tecniche basate su principi precisi, ormai codificati e facili da apprendere.

La tecnologia ha rivoluzionato le regole della comunicazione e delle presentazioni efficaci.

Nell'era digitale in cui stiamo vivendo, le presentazioni online sono all'ordine del giorno. Sicuramente il software che ciascuno di noi utilizza è accompagnato da un manuale di istruzioni che spiega come utilizzare il programma e risolvere i problemi tecnici. Ciò che il computer non può fare, nemmeno con le più recenti tecnologie, è supportarti nella creazione di presentazioni memorabili che ti permettano di comunicare efficacemente, convincere i tuoi clienti e persuadere i tuoi colleghi.
Una guida ideata dalla Dale Carnegie Training fornisce i primi strumenti pratici per creare, sviluppare, preparare e presentare la tua prossima presentazione online.

Per i lettori interessati ad approfondire, essa è scaricabile collegandosi a questo link , dopo  l'inserimento degli usuali dati di registrazione (Maggiorino Guida, materiale riprodotto su autorizzazione di Dale Carnegie Training Italia)

domenica 11 novembre 2012

LA TUA CARTA DI CREDITO NON E' ORO? DALLE UNA TINTEGGIATA!

Chi parla lascia quasi sempre intendere più cose di quante ne dica esplicitamente. Questo concetto è uno dei cardini della comunicazione fra gli esseri umani. Cari lettori, questa materia si rifà a Paul Grice, filosofo inglese di epoca recente (1913-1988) e al suo grande contributo alla teoria generale del significato e della comunicazione.
Insegnò ad Harvard e nelle sue lezioni su "Logic and Conversation" sviluppò il concetto delle "implicature conversazionali". Infatti Grice ne gettò le basi teoriche distinguendo "ciò che alla lettera si dice" da "ciò che si lascia intendere".
Le implicature sono un tool molto usato dalle più recenti tecniche pubblicitarie. Non a caso "...la comunicazione pubblicitaria appare oggi una delle forme di comunicazione meno "innocue", e per questo una delle più meritevoli di attenzione..." (Stefano Gensini, Manuale di Semiotica, Ed. Caracci, pag. 318).
La sottile ma sostanziale differenza fra "cosa si compra" e "perchè si compra" è perfettamente nota al marketing e ai pubblicitari di un noto istituto di credito che  reclamizza una carta di credito "oro" gratuita nell'offerta base del suo conto corrente. A quali requisiti distintivi, a quali massimali di utilizzo, vi riconduce, cari lettori, il termine di "carta di credito oro" ?
Converrete che innegabilmente esso riconduce ad un certo "status symbol". Il paradosso è che questa carta è effettivamente "oro", solo perchè la plastica è in quella tinta. La sua doratura è solo un fatto estetico, fine a se stesso.
Lo dicevamo poco sopra. Pur avendo funzioni e massimali di una normalissima carta di credito "base", elencandola fra le caratteristiche del conto corrente, essa aiuta a soddisfare la più intima esigenza d'acquisto: il "perchè" si desiderano le cose!
Qual era la principale tecnica dei venditori di una volta che salivano e scendevano i piani dei palazzi ? Il cosiddetto "piede nella porta" ? Come vedete, oggi le tecniche di chi vende entrano in casa senza bussarne il campanello.  Sorprendono il cliente a livello subliminale se è mezzo addormentato alla tv. E pure sulla tazza del water se ha, come tanti, me compreso, il proverbiale vizio del giornale! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 3 novembre 2012

TIRAR DRITTO NON (SEMPRE) SI PUO'!

Tirar dritto per la propria strada? Incuranti dell'opinione altrui ? Avete visto il solito film, letto un libro? Chiedete ai sondaggisti se (sempre) si può ;-) La politica è dominata dai sondaggi ad esempio, da almeno 30 anni. Mica misurano solo il possibile voto.
I sondaggi fabbricano partiti e programmi elettorali. Yes sir: come fosse un detersivo! La foto è una clip del sito di Gallup (www.gallup.com), azienda creata da George Gallup (Wikipedia), il primo di tutti, colui che inventò i sondaggi. Un flash sul rush Obama-Romney, ovvia attualità! Giusto prima che arrivasse l'uragano Sandy :-) I registered voters sono quanti hanno dichiarato di votare sicuramente, i likely gli indecisi se andare o starsene a casa all'ultimo momento...:-)
Forse è proprio così, gli innovatori e i creativi delle scienze umane nulla inventano, nè alla fine vanno mai controcorrente.  Perchè? Essi sono come quegli esploratori che scoprono.  Quanto la gente desidera, spesso prima ancora di rendersene conto. Così fan pure...i bravi venditori! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 28 ottobre 2012

LA TASSA SUL DIRITTO DI ESISTERE

"Il "Testatico" era un'imposta pubblica gravante sulle persone facenti parte di una comunità, comune, feudo, regno.
Ogni individuo di qualunque sesso ed età era tenuto a versare al signore del luogo un'imposta annua. Il nome testatico deriva da testa: in poche parole ogni testa era sottoposta ad essa....Si trattava, comunque, di una forma particolarmente odiosa di tassazione, alla quale ricorrere come extrema ratio. Per esempio essa fu utilizzata dopo il 1369 da Edoardo III d'Inghilterra per sostenere gli elevatissimi costi derivanti dalla conduzione delle campagne militari della Guerra dei Cent'Anni.
Nel 1381 la "Poll Tax" (questo il nome inglese del testatico) fu imposta in Inghilterra a tutti gli abitanti di età superiore ai 15 anni, indipendentemente dal reddito e dalla ricchezza" (Fonte Wikipedia)
 
La Poll Tax, sotto il nome di "Community Charge" fu reintrodotta dalla "Lady di Ferro", Margaret Thatcher, Primo Ministro britannico dal 1979 al 1990. Fu un importo fisso addebitato a tutti i possessori di immobili, del tutto svincolato dal loro valore. Le vibranti proteste che scossero il Regno Unito fra il 1989 e  il '90 ovviamente non la fecero arretrare dalla sua posizione, tant'è il proverbiale soprannome. Ma le successive elezioni alla guida del Partito Conservatore la videro sconfitta. Da ciò, da lì a poco le dimissioni dalla carica di capo del governo in favore di John Major.
A nostro avviso, cari lettori, il doppio albo imposto ai promotori finnziari dal Governo Monti è di fatto una "Poll Tax". Poichè le funzioni istituzionali di autorità di controllo sono già svolte dall' Organismo per la tenuta dell'Albo dei Promotori Finanziari, APF (clicca), l'obbligo d'iscrizione all'OAM, il neo costituito "Organismo degli Agenti e Mediatori", con le varie voci di costo ricorrenti annulamente (firma digitale, pec, polizza assicurativa, contributo di vigilanza), finisce col rappresentare soltanto una sorta di tassa che si abbatte ingiustificatamente su un'intera  categoria di professionisti.
Particolarmente distorsiva negli effetti, come sa finanche un ventenne che studia Economia. Perchè, essendo fissa e non "ad valorem", impatta soprattutto sull'approccio iniziale a questa professione da parte dei giovani aspiranti colleghi. 
Saremmo spinti a giudicarla una specie di gabella. Ma comprendiamo le difficoltà economiche del Paese (e le esigenze di cassa), tanto quanto però ancora confidiamo nella ragionevolezza civica ed istituzionale di chi è al governo.
Sosteniamo perciò l'Associazione dei Promotori Finanziari, ANASF, nel proseguire incessantemente l'attività di sensibilizzazione tanto dell'Esecutivo, quanto dell'opinione pubblica. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 20 ottobre 2012

CA' NISCIUNO E' FESSO!


"Ragazzo,qui nessuno è fesso!" (clicca x ingrandire)
"Guagliò, cà nisciuno è fesso!" Così stuzzicava la mia napoletanità, sorridente e sorniona, facendo sfoggio della proverbiale saggezza di Totò ed Eduardo, quel bel pezzo di figliola di Laura Barbieri!
Barbie, Barbie, averti in aula alla Mediolanum Corporate University, quando mi ricapiterà stà ciorta (questa fortuna) ? A lei pensavo stamattina, appena uscito dall'edicola, fra le mani un bel libricino de Il Sole 24 Ore.
"Dietro i numeri - Una cronaca della grande recessione" crea un ponte indispensabile fra la "giornalettistica" finanziaria e l'economia dei banchi di scuola, quella accademica. Consiglio per gli acquisti.
Perchè mi è venuta in mente la battuta di Laura? A pagina 52 leggo che gli operai di una fabbrica cinese che lavora per una azienda americana di abbigliamento sarebbero (finalmente!) sul piede...di una guerra sindacale. Sono stanchi di vivere con 300 dollari al mese! Uhumm, mi viene in mente pure quel discorso famoso della "buonanima" alla Stanford University. "Siate affamati, siate folli", chi non lo ricorda? Seconda domanda: ogni tanto riuscite ad allungare il naso dietro al video ? :-)  
Buon fine settimana, cari lettori e pure a te, Barbie! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 14 ottobre 2012

FARE QUADRATO

Ciò che è accaduto repentinamente questo mese e cioè il Dlgs N.ro 16 del 19/9/12, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 ottobre scorso, riguardante l'OAM, l'Organismo degli Agenti e Mediatori, con nuovi obblighi (duplicati!) per i Promotori Finanziari, è sintomatico di un fatto E-M-B-L-E-M-A-T-I-C-O.
Tanta "cura e attenzione" ha avuto questo Esecutivo nei nostri confronti che le nuove norme sono prive di consorelle transitorie! Nel margine di pochissimi giorni, un professionista un pò "distratto" rischierebbe così di trovarsi a commettere il reato penale dell'abusivismo. Davvero grazie, Signori Ministri "tecnici"!
Caro collega, preso come sei dai tuoi clienti, dalla complessità della professione, dagli obiettivi commerciali personali e aziendali, tutti aspetti comprensibilissimi, dettati dalla natura delle cose che facciamo, indaffarato come sei dicevo, poco o nulla ti occupi di associazionismo e politica.
Sei spesso individualista e socialmente solitario, perchè hai poco tempo per le "altre cose".
Eppure, visto che sei anche un cittadino come gli altri, se non ti occupi tu stesso di politica, ahimè, ahite, ahinoi :-)...la politica sempre si è occupata, si occupa e si occuperà di te!
Che si faccia tesoro di questa lezione. L'associazione di categoria non sia più la tua quasi sconosciuta cenerentola, stretta nell'inevitabile morsa quotidiana fra l' azienda e i tuoi clienti. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 7 ottobre 2012

LA VECCHIA (MANCO) A 90 ANNI IMPARO'!

Sfoglia di qua, sfoglia di là, per i giornali, i fondi, dopo 10 anni di risparmio tradito e a quasi 30 dal loro esordio in Italia, sarebbero finalmente la migliore soluzione per investire e diversificare. Ma fu luce propria ? O piuttosto primeggerebbero per le smaccate inefficienze di tutto quanto l'industria del risparmio è riuscita ad inventarsi...oltre ai fondi ? Occorre altresì ammettere che altrettante lacune ha mostrato mediamente il "fai-da-te", anni fa sbandierato da una certa stampa, anzi pure da certe cattedre universitarie, come il vero rimedio all'ingiustificata esosità dei signori gestori. Qualcuno forse ricorderà le obbligazioni convertibili Alitalia che il mitico Professor Scienza era solito a consigliare in una selezione a reddito fisso costruita per raggranellare qualche punto oltre i Btp e CCT. Volessimo riportare i giardinetti susseguitisi negli anni sui giornali, ci sarebbe da rabbrividire. Con Argentina & Parmalat non di rado fra i consigliati!
Giri lungo le strade della tua città ? Le banche si sono messe a prestare le vetrine agli assicuratori che riprendono a fare il loro vecchio mestiere di creare e vendere polizze, quelle vere. Quelle cui certamente si riferiva il legislatore del nostro Codice Civile quando ne scrisse gli articoli.
Resti in panne e ti basta pigiare un tasto di un apparecchietto elettronico: così mostra la pubblicità di una grande banca. Gli assicuratori fanno bene a tornare ad assicurare perchè, attraverso di loro, l'esperienza di finanza innovativa sin qui più che decennale è assai deludente. Quando non sono state mere black-box, i risultati dicono che sono state quasi soltanto scatole matrioska commissionali. Vincono i fondi dunque, non ai punti, nè per  knock-out. Purtroppo soltanto per ampio demerito degli avversari.
A noi dunque, risparmiatori ed intermediari di questo tormentato 2012, l'esperienza e l'ardua sentenza ? Scommettiamo che non sarà nè l'una, nè l'altra ? Per come va il mondo con le sue incerte istituzioni, può essere che le (brutte) sorprese siano sempre dietro l'angolo. E perciò, ahinoi, per davvero nulla c'è di meglio di un fondo. L'ideale sarebbe scegliersi un buon consulente, prudente e avveduto. Uno che ti tenga costantemente aggiornato. Il massimo sarebbe incappare in un buon gestore...Chissà, caro lettore, chi vivrà, vedrà! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

domenica 23 settembre 2012

PROMOTORI FINANZIARI: ULTIMI, SCOMODI MILITANTI!

Pensaci un attimo. I partiti politici sono riusciti a scavalcare i vecchi "militanti". Quelli del frenetico andirivieni di palchi e comizi, quelli dei volantini ciclostilati, quelli che ti vendevano per strada il loro giornale. Non solo perchè le ideologie di una volta oggi non esistono più, ma anche perchè lo strapotere mediatico di TV, giornali, eventi spettacolarizzati fanno del contatto con l'elettore un fatto quasi personale e diretto dei loro strateghi della comunicazione e dei sondaggi. Al punto da far diventare il voto dentro l'urna frutto della seduzione più che della vecchia persuasione propagandistica.
Cos'è successo invece ai "militanti" della consulenza finanziaria? La seduzione mediatica è riuscita a scavalcarli solo in minima parte. Parlo degli unici prodotti di domanda: i conti di deposito ad alto rendimento e, molto meno, i conti correnti low cost. La pianificazione finanziaria in un mercato che è dominato dall'offerta dei prodotti rispetto alla loro spontanea domanda, soprattutto dopo un decennio di "risparmio tradito" come quello appena trascorso, è ancora soggetta alle regole della persuasione.
Il risparmiatore, ora più che mai e a caro prezzo, è come se avesse sviluppato il sesto senso della tentata seduzione. A pelle, tende a schivarne le lusinghe.
Infatti, ti sei accorto che anche gli irriducibili della banca diretta, fatta di pubblicità internet e tv, nella totale assenza di intermediari, ora cambiano approccio? Arrivano a pubblicizzare nell'offerta del prodotto la possibilità di utilizzare le filiali. Anche se molte volte, fai la prova, quella più vicina a te....è in un'altra provincia!
E allora non deprimerti più di tanto, caro collega allo sportello. Nessuno troverà davvero conveniente fare a meno di te se sarai disposto a scambiare un pò di scrivania per una valigetta col pc portatile.
E allora non meravigliarti più di tanto, caro collega promotore, se oggi tutti fanno a gara a diventare nei tuoi confronti l'ennesimo albo col suo organismo di controllo. Dopo l'APF, il RUI, ora arriva l'OAM? Ti pare il colmo che siano tre insieme?
Il colmo non è se ci pensi un attimo. Nella distribuzione commerciale tu sei forse l'ultimo a detenere ancora il contatto diretto col cliente. La seduzione TV dei grandi presidenti che si sono fatti da sè e che "ci mettono la faccia"  non è riuscita a scavalcarti. Tu entri ancora nelle case, incontri le famiglie. Porti un verbo. E' come fossi uno degli ultimi militanti rimasti in giro. E perciò puoi essere un alleato e un pericolo per molti: dalle banche, alla politica, finanche al vero potere chiunque sia. Non meravigliarti di tutti quanti si affannano ad occuparsi di te,  allora. Finanche provassero ad imbavagliarti perchè forse ci proveranno davvero. Chissà! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

mercoledì 19 settembre 2012

domenica 9 settembre 2012

NON E' MAI TROPPO TARDI

Fu il titolo della più grande opera di alfabetizzazione promossa dalla RAI negli anni '60, quando la percentuale degli adulti che non sapevano nè leggere nè scrivere superava ancora il 10% (secondo il censimento ISTAT del 1951 il 12,9%). E quando i contenuti della TV pubblica erano "pulpito & cattedra", prima di cedere alle esigenze della concorrenza e del profitto pubblicitario. Il conduttore di "Non è mai troppo tardi", andato in onda dal 1960 al '68 (vedi Wikipedia), fu un maestro elementare, Alberto Manzi, divenuto poi un celeberrimo personaggio TV. Il programma entrò nel DNA del nostro Paese di quegli anni. Ho ancora vivo il ricordo da bambino di quei tardi pomeriggi alla tv e dei disegnini del maestro alla lavagna!
E proprio agli scolaretti di oggi è dedicata una grande opera di "precoce" "alfabetizzazione economica" de Il Sole 24 Ore: "Junior 24", pagina fissa domenicale del quotidiano. Una raccolta delle uscite con gli argomenti chiave sarà in edicola mercoledì 19 settembre, con un volumetto allegato al giornale, al costo aggiuntivo di appena 0,50 euro. Prevista anche la versione per e-book. (Maggiorino Guida, riproduzione riservata)

sabato 1 settembre 2012

APPLE STORE? VENGHINO SIGNORI & BE HAPPY!

Leggendo Il Sole 24 Ore di oggi (pag.26) mi è venuta in mente quella biondina dell'Apple Store. A quanti di voi è già capitato? Entro, mi avvicina, mi guarda negli occhi sorridendo e ascoltato il problema, mi prende dolcemente per il braccio come fossimo vecchi amici.  Mi porta al "Genius Bar", il banco degli specialisti tecnici.
Il Sole infatti riporta che è stata diffusa in rete una copia del "Genius Training Student Workbook", il segretissimo manuale di relazione & psicologia spicciola dei "Genius", gli addetti alla vendita e all'assistenza tecnica degli Apple Store, tutti giovanissimi, tutti in maglietta blu.
Quindi non solo tecnologia, tutt'altro. Mai scuola di vendita deve essere stata più efficace, se, come riporta l'articolo, i "negozi della mela" fatturano per metro quadro più di quelli di Cartier o Tiffany!
Una perfetta padronanza del prodotto, a tal punto che il cliente ha la concreta percezione che ogni "Genius" possegga effettivamente anch'egli lo stesso telefonino o computer. Fino a poterne giustificare con grande abilità il prezzo, spesso notoriamente più alto rispetto ai competitor di fascia.
Il sito "Apple.Digital.it" approfondisce la scoperta con un bell'articolo online che i lettori possono trovare qui. Parla della "Regola delle 3 F", vale a dire: 
                                                                1)You Feel, 2) I Felt, 3) I Found
Serve a "parare" l'obiezione del cliente sul prezzo (You feel, cosa provi, cioè comprendo cosa provi, caro cliente). Per poi condividerla (I Felt, anch'io ho provato la stessa sensazione), prima di passare alle argomentazioni di vendita vere e proprie, elencando le più importanti rispetto alla concorrenza (I Found, poi io ho stesso ho constatato che...).
La scuola empatica di Steve Jobs sa bene che a nessuno piace sentirsi dare torto. E perciò, davanti alla proverbiale obiezione sul prezzo, la risposta suggerita sarebbe paradossalmente, più o meno, quella che segue: Ha proprio ragione, caro cliente, anch'io la pensavo come lei! (Maggiorino Guida, riproduzione riservata. La foto dell'Apple Store è tratta da http://www.melablog.it/ )